Nicoletta tiberi / Founder

Da dove salto fuori

Mi sono laureata in Ingegneria Edile – Architettura nel 2019 e lavoro nell’ambito dell’edilizia da circa 5 anni.

Dal primo giorno di ingresso sui banchi universitari fino al giorno della laurea, ho sempre affrontato con molto impegno le numerose difficoltà e privazioni di un percorso per nulla semplice.

Impegnarmi non mi ha mai creato un grosso peso: sapevo di lavorare per un obiettivo in cui credevo!

Poi arriva il mondo del lavoro ed inizio a confrontarmi con diverse realtà, sia in Italia che in altri Paesi europei.

Ho lavorato per anni come ingegnere strutturista, rendendomi sempre più conto che quello a cui aspiravo sui banchi universitari non esisteva.

Il mondo del lavoro è oggi concepito come un mondo in continua accelerazione, dove non conta fare bene ma semplicemente fare molto.

L’unico obiettivo che guida i professionisti è spesso la quantità, ovvero il produrre con la maggior velocità possibile dei prodotti che rispondano alle logiche del mercato e non dell’ingegno.
Tutto si riduce a CORRERE, GUADAGNARE, PRODURRE, in perfetta assonanza con i dictat della società capitalista in cui viviamo!

Credo fortemente nella necessità di un RITORNO ALLA LENTEZZA, e alla RIFLESSIONE.

Nel mio lavoro, un sistema complesso come può essere un edificio, è un prodotto che necessità di un lavoro ragionato e ponderato in tutte le sue parti.
Un sistema edilizio non può essere assolutamente assimilato a qualcosa da produrre in serie e con il minimo spreco di risorse intellettuali possibile.

Il ritorno alla lentezza significa per me il ritorno al ragionamento dietro una progettazione, puntando a modificare l’ambiente che mi circonda verso una migliore qualità. Sebbene guadagnare con il mio lavoro debba permettermi di vivere, non voglio diventare un ingranaggio del sistema capitalista, che punta a lavorare con il solo scopo del denaro.

Voglio lavorare per creare qualità e non quantità!